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Fender American Standard Jazz Bass


Inizio con il mio basso preferito: il Fender Jazz Bass, versione American Standard cioè la versione classica di questo basso . Ne acquistai uno nel 1978, ancora oggi ricordo l’emozione che provai nel prenderlo in mano!
Ci sarebbero fiumi di parole da scrivere su questo basso, la sua storia e l’influsso che ha avuto nella musica da quasi sessant’anni. Oggi molti marchi riproducono questo basso elettrico e anche la Fender stessa ne produce molte versioni, ma (per me) il vero Jazz Bass è questo, lo Standard con finitura sunburst, tastiera in palissandro e battipenna tartarugato !
Costruzione classica per questo basso: corpo in ontano, manico in acero e tastiera in palissandro (di recente sostituito dal pau ferro, in quanto il palissandro è divenuto specie protetta). Due pickups single coil, due volumi e un tono, tasti medium e raggio tastiera 9,5″. Lo standard per tutti i bassi del mondo…
MusicMan Sting Ray Black active 2-EQ

Quando Leo Fender cedette la Fender alla CBS negli anni ’60, fondò la MusicMan e dal 1976 lo Stingray divenne il nuovo punto di riferimento per i bassisti. Leo aveva ancora una volta creato un capolavoro, rompendo gli schemi con un basso dall’elettronica attiva (alimentata da una batteria a 9 volt) ed un potente pickup humbucker.

Questa versione odierna è costruita come l’originale, con l’equalizzazione dei toni alti e bassi, manico e tastiera in acero corpo in frassino. Massiccio ponte in acciaio e meccaniche Schaller nella tipica disposizione 3 +1. Un basso elettrico superbo, le note sono tutte presenti senza buchi come può accadere nei bassi passivi, il suo “growl” è riconoscibile tra tutti (ascoltate Tony Levin in “Sledgehammer” di Peter Gabriel per esempio), solo da provare per credere!
Fender Roger Waters Precision Bass

Di solito sono sospettoso sui strumenti “signature“, ossia quelle versioni che, secondo il produttore sono esatte repliche di quelli suonati dai “big” della musica, ma in realtà sono solo trovate del marketing che poco hanno a che fare con gli originali (mia personalissima opinione).

Invece quando mi hanno fatto provare questo Fender Roger Waters Precision me ne sono innamorato alle prime note. Non so quanto questo basso abbia in comune con quello che suona abitualmente il grande Roger Waters, sta di fatto che suona divinamente. Sicuramente per via del pickup Seymour Duncan SPB-3 , un pickup riuscitissimo che la Fender ha inserito in questo magnifico basso.
Per il resto, tutto di alta qualità come sempre nella casa di Corona. Questo modello è prodotto in Messico, ecco il perchè del prezzo estremamente vantaggioso.
Ibanez srf700

Questo Ibanez SRF 700 in versione fretless, cioè senza tasti è il basso elettrico ideale per suonare fusion, jazz e progressive, con la sonorità che si avvicina a quella del contrabbasso ma con la potenza e la versatilità del basso elettrico. Questo Ibanez SRF 700 è il più moderno rispetto i precedenti bassi presentati, il suono molto attuale e pulito lo rende ideale anche in studio di registrazione.

La costruzione “neck through” ( il manico prosegue per tutta la lunghezza dello strumento ) consente di avere un’ ottimo sustain, ovvero le note vibrano molto più a lungo. Due pickups humbucker Bartolini (il top! ) sono il fiore all’occhiello di questo Ibanez, il ponte monta un AeroSilk Piezo system, un pickup piezoelettrico per rilevare il suono acustico. Elettronica ovviamente attiva con equalizzatore a due bande. Corpo in mogano, manico a cinque strati di acero e bubinga, tastiera in palissandro. Cinque controlli di volume, blend e EQ consento di ottenere un’ infinità di suoni. Un basso eccezionale per questa fascia di prezzo !